martedì 5 novembre 2013

Una serie di sfortunati eventi - Daniel Handler


- Nella classifica di tutte le persone infelici al mondo, e di certo sapete che ce ne sono parecchie, i fratelli Beaudelaire occupano il primo posto. -

TRAMA:

Questa è la storia dei fratelli Beaudelaire, Violet Klaus e Sunny, resi orfani da un terribile incendio, le cui vite sono segnate da una sfortuna inimmaginabile che li perseguita sotto diverse forme, prima fra tutte quella del Conte Olaf. Un personaggio spregevole, viscido, infido, desideroso solamente di derubare i Beaudelaire delle loro ricchezze. 

L'AUTORE:

 Daniel Handler è uno scrittore statunitense... tra le altre cose (nonchè il primo autore UOMO di cui parlo in uno dei miei post).
Handler iniziò a scrivere sotto lo pseudonimo di Lemony Snicket, con il quale pubblicò la serie di libri intitolata "Una serie di sfortunati eventi".

La blogger scrive...

Premetto che si tratta di una serie di libri per ragazzini, se non per bambini. Io, però, leggo di tutto e ho trovato questi romanzi adatti anche ai lettori più "maturi". Nell'immagine che ho scelto (e che ho fatto fatica a trovare), sono presenti solo 11 libri, mentre in realtà la serie completa si compone di 13 romanzi. Abbiate pazienza, questo è quello che passa in convento!
Tornando alla storia: fantastica. Ho notato che nel mio blog riesco solo a scrivere di libri che mi sono piaciuti, per un motivo o per l'altro. Non penso sia un aspetto così negativo, perchè mi permette di aiutarvi nella scelta di un buon romanzo (almeno secondo il mio modesto parere) e di consigliarvi libri di cui, magari, non avete mai sentito parlare. 
A ogni modo, Daniel Handler/Lemony Snicket hanno avuto un'idea geniale nella stesura dei romanzi in questione: trovo che siano estremamente coinvolgenti e anche un po' frustranti, oltre che poco realistici. Ma andiamo con ordine: 
1. COINVOLGENTI: Ci si riesce perfettamente a immedesimare nella storia, nonostante questa sia decisamente inusuale. 
2. FRUSTRANTI: Come si evince dalla trama che ho descritto, i fratelli Beaudelaire sono tanto piccoli quanto sfortunati. Non gliene va bene una, nessuno crede ai loro avvertimenti sul Conte Olaf e sui suoi malvagi propositi, neanche coloro che dovrebbero proteggerli.
3. POCO REALISTICI: Niente di quello che Snicket (il narratore della storia e finto autore dei romanzi) racconta è accettabile come veritiero. Tutte le situazioni in cui i tre sfortunati protagonisti si trovano sono impossibili da concepire e, proprio per questo, frustranti all'ennesima potenza.

I personaggi: 
- I tre fratelli Beaudelaire sono innocenti, dolci, teneri, educati e indipendenti (per fortuna!)... inoltre non mancano di qualità notevoli: Violet, la maggiore, è un inventore eccezionale; quando si lega i capelli con un nastro significa che gli ingranaggi del suo cervello sono in azione e state certi che non fallirà. Klaus è un bambino molto intelligente e colto: la sua passione per i libri lo porta a informarsi su tutto e, in effetti, conosce veramente tante cose. Sunny, la più piccola, è ancora un bebé, ma non per questo incapace di "difendersi" grazie ai suoi unici quattro denti (molto aguzzi) con i quali morde qualsiasi cosa.

- Il Conte Olaf è un personaggio veramente spregevole, senza pietà ed egoista: dovrebbe prendersi cura dei bambini (almeno nel primo libro) in quanto loro tutore, ma in realtà vuole solo accaparrarsi tutte le ricchezze dei Beaudelaire. Dal secondo libro in poi si conoscono le sue vere intenzioni, ma riesce sempre a farla franca. (Questa è la prima fonte di frustrazione).

- Pochi altri sono i personaggi costanti nella storia; in realtà, ogni libro è caratterizzato da diversi individui (alcuni buoni, altri cattivi) che, quasi sempre, fanno una brutta fine.

Vi assicuro che quando (e se) leggerete questi romanzi non verrete abbandonati dalla frustrazione, dalla disapprovazione, da un pizzico di ansia e dalla compassione per quei fittizi protagonisti... ma anche da stupore e coinvolgimento grazie allo stile eccellente utilizzato da Daniel/Lemony, così scorrevole e piacevole (anche se può sembrare l'aggettivo meno adatto). Sensazioni contrastanti.

Nonostante con le mie parole io vi abbia probabilmente allontanati da una possibile lettura di questi romanzi, vi consiglio di non averne "paura" e di provare a leggerli! Sono sicura che non ve ne pentirete. :)













venerdì 25 ottobre 2013

Marmellata di prugne - Patrizia Fortunati


- E continuerò a vivere in quel fiore rosso nato spontaneo sulla tomba di mia madre. -

TRAMA:

Lyudmila è stata una bambina di Chernobyl. Ormai noventenne si siede su una vecchia sedia di ruvida stoffa gialla, con una tazza di tè e una fetta di pane nero ricoperto di marmellata di prugne. Un sapore antico che le ricorda affetti e tenerezze delle sue estati italiane, un sapore mai dimenticato. E inizia a raccontare. Racconta la sua vita, una vita faticosa, tutta in salita.

L'AUTRICE:


 Patrizia Fortunati vive e lavora a Terni. Laureata in Lettere e appassionata di scrittura, ha lavorato per oltre dieci anni nell'ambito delle politiche sociali, del volontariato e dell'associazionismo. "Marmellata di prugne" è il suo romanzo d'esordio tratto da una storia vera.


La blogger scrive...

Probabilmente non molti avranno sentito parlare di questo romanzo, uscito pochi mesi fa e scritto dall'autrice Patrizia Fortunati, sconosciuta proprio perchè all'inizio della sua carriera. Tengo molto a questo romanzo, però, perchè a differenza di molti altri che ho letto, è tratto da una storia vera, una storia fatta di tanta sofferenza e di scelte sbagliate. Una storia che è la vita di una bambina oggi donna, nata e vissuta "nella parte sbagliata del mondo". La Bielorussia. Questo è il racconto di Lyudmila, nata nel 1986: l'anno del disastro nucleare di Chernobyl.
Ma partiamo dall'inizio, perchè questa storia voglio raccontarvela bene...
Venerdì 18 ottobre sono stata invitata alla presentazione di un libro. Non ho esitato e ho deciso di andarci, soprattutto perchè avevo saputo del tema trattato nel romanzo. Essendo arrivata un po' prima dell'inizio, ho avuto la fortuna di scambiare due chiacchiere con l'autrice, la quale mi ha raccontato l'idea alla base del suo libro d'esordio, i sentimenti celati e quelli evidenti e il signcificato profondo che quel libro deve trasmettere a chiunque abbia intenzione di leggerlo.
Ho ascoltato le sue parole e ne sono rimasta incantata. Non so quanti di voi conoscano le associazioni che da anni si occupano di accogliere e sistemare in famiglie volontarie i bambini provenienti da Chernobyl (come "Noi... insieme per Chernobyl", di Casale Monferrato), così che possano vivere una o più estati terapeutiche e ridurre la percentuale di radiazioni che hanno assorbito e che, ancora oggi, continuano a respirare, a mangiare, a bere. Sì, perchè il pericolo che l'esplosione ha comportato 27 anni fa, persiste ancora oggi e passerà molto tempo prima che in Bielorussia si possa respirare aria pulita. Tornando alle associazioni, però, consiglio a tutti voi di informarvi, perchè - come anche sottolineato dalla scrittrice del romanzo - l'emergenza sociale, oltre a quella sanitaria, sono pressanti e tutti possono aiutare il prossimo, semplicemente aprendo la porta di casa a creature che non hanno scelto di vivere questa tragedia.
Terminata la presentazione di venerdì, prima di tornare a casa, ho deciso di acquistare immediatamente il romanzo, curiosa e ansiosa di leggere quelle emozioni che solo nominate mi avevano provocato brividi e commozione. Non potevo aspettare, ho letto subito. E non ho smesso, fino a quando sono arrivata al capitolo 37, all'ultima pagina, all'ultima riga.
Io sono una ragazza molto emotiva e sensibile, lo riconosco. Ma penso che obiettivamente chiunque avrebbe sentito un pugno allo stomaco costante nel leggere quelle 160 pagine. Poche, in effetti, ma sufficienti a far penetrare nelle fibre del mio corpo il disagio che una vita nelle campagne bielorusse comporta.
La storia è raccontata da Lyudmila stessa (la bambina che Patrizia e la sua famiglia hanno ospitato per dieci estati e con cui ancora oggi hanno un forte legame) che, a novant'anni, ripercorre le tappe fondamentali della sua vita, gli errori, le scelte, i pochi attimi di serenità, per riuscire a capire e a perdonarsi.
L'autrice mi ha confessato di aver voluto "rappresentare" Lyudmila da anziana perchè questo è l'augurio che le fa: vivere una vita piena, anche se difficile, e lunga... in un luogo in cui la vecchiaia è merce rara.
Quando e se leggerete il romanzo, vi assicuro che proverete un fiume di sensazioni ed emozioni contrastanti, alcune positive altre meno, ma che vi aiuteranno a capire quali siano le cose veramente importanti della vita.



http://www.noiinsiemeperchernobyl.it/     SITO UFFICIALE ASSOCIAZIONE "NOI... INSIEME PER CHERNOBYL"




























lunedì 21 ottobre 2013

La regina della casa - Sophie Kinsella




- Ho ventinove anni. Posso andare ovunque. Fare qualunque cosa. Essere chiunque io desìderi. -

TRAMA:

Samantha Sweeting è un affermato avvocato della City. Ha lavorato sodo per ottenere la promozione a socio anziano nello studio per cui lavora, ma qualcosa va storto e a causa di un imperdonabile errore viene licenziata. Sam fugge senza una meta, fino a raggiungere una villa. La sua vita cambia radicalmente quando i proprietari della dimora la scambiano per la governante che stavano aspettando. Come fare quando si ha un Q.I. di 158, ma non si sa nulla in fatto di cucina e di pulizie?


L'AUTRICE: 

 Sophie Kinsella (alias Madeleine Wickham) è la scrittrice inglese di romanzi chick lit più letta al mondo. Si è laureata in fisica e in economia a Oxford e, dopo aver lavorato come giornalista finanziaria, si è consacrata al mestiere di scrittrice, sua più grande passione. "La regina della casa": l'ennesimo successo.

La blogger scrive...

Siccome ho creato un'etichetta interamente dedicata alla Kinsella, ora non posso che elencarvi ogni suo romanzo di successo. In realtà, però, riesco solo a ripetermi, perchè ho terminato i complimenti e gli aggettivi da attribuirle. 
Lo sapete, io non posso stare senza Kinsella... sono Sophie's addicted ormai. Amo tutto dei suoi romanzi: ma facciamo un po' di ordine. Vi dirò i 5 motivi per cui leggerla.

1 - Lo stile è scorrevole, piacevole e alla mano. Sembra quasi di far parte della sua cerchia ristretta di amiche a cui racconta quello che le passa per la testa.

2 - La sua fantasia non è soggetta a esaurimento, ve lo posso garantire. Ogni volta che esce un romanzo della Kinsella la prima cosa che mi aspetto è di leggere una storia ricca di imprevisti e di fraintendimenti divertenti. E non vengo mai delusa.

3 - Davvero non vi identificate nelle protagoniste (sempre femminili) e in ciò che accade loro almeno un pochino? La cosa che preferisco delle storie di Sophie è che sono al 98% realistiche... poi, certo, c'è anche quel 2% da tenere in considerazione, ovvero il particolare della vicenda che non potrà mai capitare nella vita di qualcuno al di fuori dei personaggi fittizi di un romanzo. Ma è una buona percentuale, tutto sommato.

4 - Se TUTTI i suoi romanzi diventano un best seller in poche settimane... chi siete per dubitare?

5 - Nel romanzo "sotto esame" Sam viene scambiata per una governante e, nonostante provi in tutti i modi a spiegare ai proprietari della villa che non è chi pensano che sia, non può far altro che stare al gioco e godersi finalmente un po' di quel riposo tanto agognato... tra un calzino sporco e un'omelette da preparare, riuscirà anche a trovare l'anima gemella? Certo! E' Nate, un uomo avvenente e affascinante. C'è solo un piccolo, insignificante neo: odia gli avvocati. Ci sarà da ridere.

Io vi ho dato i 5 motivi per cui leggerla... non vi resta che farlo! ;)


















giovedì 10 ottobre 2013

Il linguaggio segreto dei fiori - Vanessa Diffenbaugh


- Con il tempo avremmo imparato a conoscerci e io avrei saputo darle un amore imperfetto e senza radici. -

TRAMA:

Victoria ha diciotto anni e un passato difficile alle spalle. Abbandonata in culla, ha trascorso l'infanzia da una famiglia adottiva all'altra, fino a quando non ha conosciuto Elizabeth, l'unica madre che l'ha saputa amare. Ma il peso della colpa che Victoria sa di avere nei confronti di Elizabeth è talmente forte da obbligarla ad andarsene. La sua è un'anima ferita, sanguinante, che solo i fiori possono curare. I fiori sono la sua voce, e solo loro possono aiutarla a crescere, ad amare e a lasciarsi amare.

L'AUTRICE:

 Vanessa Diffenbaugh ha studiato scrittura creativa alla Stanford e ha successivamente tenuto corsi di scrittura e arte per ragazzi di quartieri svantaggiati. Per scrivere il romanzo, si è ispirata alla sua esperienza di madre adottiva: lei e il marito, infatti, hanno tre figli, due naturali e uno avuto in affido, Tre'von.

La blogger scrive...

Tanto per cominciare, ho apprezzato l'idea di creare quattro (in realtà, poi sono diventate cinque) copertine differenti. Si parla di fiori e ogni fiore ha il suo significato: in questo modo tutti i lettori hanno potuto scegliere il loro preferito. Sembrerà una piccolezza, ma siamo onesti: la copertina influisce per il 70% nella scelta di un libro. Provate a ragionarci su: chissà quanti libri vi siete persi (io per prima) perchè per niente convinti da una copertina. Una libreria è zeppa di libri, che riempiono gli scaffali e, a meno che non si sappia già quale comprare, la prima tecnica da adottare è "l'osservazione rapida": si da' un'occhiata veloce e ci si dirige verso la copertina che ha maggiormente attirato l'attenzione. Ecco perchè sono convinta che l'idea di creare più copertine tra cui scegliere abbia avuto il suo effetto.
Per quanto riguarda il libro: è fantastico. Sembrerò ripetitiva, ma l'ho davvero apprezzato. "Il linguaggio segreto dei fiori" è un romanzo sensazionale, perchè regala emozioni contrastanti continue! Tu, lettore, ti trovi catapultato in una storia che spezza il cuore perchè è completamente attualizzabile, anzi è il pane quotidiano di ragazzi e ragazze, bambini e bambine che, per fortuna o per sfortuna, si sono ritrovati nel sistema delle adozioni e degli affidamenti, il quale -permettetemelo- non funziona sempre granchè bene! Ecco il motivo per cui Victoria prende le sembianze di una sorella, un'amica, una conoscente, una figlia. E anche una madre. Sì, perchè con i suoi diciotti anni, la sua storia travagliata e l'amore acerbo e instabile per un ragazzo, da' alla luce una bambina: Hazel. 
Lo stile di Vanessa Diffenbaugh, poi, è veramente coinvolgente ed empatico. Questo è uno dei pochi romanzo che mi ha fatto commuovere! 
Che altro dire? Fatemi sapere quali sono le vostre impressioni! :)













sabato 5 ottobre 2013

Hunger Games - La ragazza di fuoco / Il canto della rivolta - Suzanne Collins


- Felici Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore! -
(Hunger Games)

TRAMA: 

Nei capitoli successivi della saga "Hunger Games" (La ragazza di fuoco - Il canto della rivolta) l'eroina Katniss Everdeen continua la sua lotta contro Capitol City, la metropoli governata dalla dittatura del Presidente Snow sui 12 Distretti della terra di Panem. La lotta non può che procurare morti, distruzioni, perdite, ma è necessaria per raggiungere la libertà.

L'AUTRICE:

 Suzanne Collins è una scrittrice statunitense. 
L'idea che ha dato vita agli "Hunger Games" si è concretizzata nella sua mente mentre faceva zapping tra le immagini dei reality show e quelle della guerra vera. La Collins, infatti, ha dichiarato che "il servizio di suo padre nella guerra del Vietnam l'ha aiutata a comprendere le emozioni derivanti dalla paura di perdere una persona amata".
I suoi libri sono stati tradotti in 40 Paesi e continuamente ristampati: negli Stati Uniti, Hunger Games ha raggiunto le 60 milioni di copie. Un vero caso editoriale, tanto che la rivista "Time" ha nominato Suzanne Collins tra le 100 più influenti personalità del 2010.


La blogger scrive...

Se avete letto il post sul primo libro della trilogia "Hunger Games", di sicuro avrete compreso il mio amore profondo per questa saga. Non c'è un solo aspetto che non mi sia piaciuto, ho apprezzato ogni singola parola e quindi non ho da suggerirvi "controindicazioni". Vi dico: provate! Cominciate a leggere la trilogia e, se a pagina 100 non avrete trovato nulla che vi piaccia, allora avrete vinto voi! Ma se ho ragione, credetemi, non lo dimenticherete facilmente!
Nel secondo volume della trilogia, Katniss è sopravvissuta alla carneficina dell'Arena, di cui è stata una degli artefici. E' distrutta, sia fisicamente sia emotivamente. Le cicatrici le ricoprono il corpo e l'anima, solchi profondi e ruvidi, così come lei stessa. Katniss è cambiata, ma ha ben chiara la missione che deve compiere per liberare la terra di Panem. Al termine della lettura, quando anche il terzo volume sarà concluso (io, personalmente, ho quasi pianto. Ero entrata in una sorta di vortice di dipendenza e uscirne è stato non poco faticoso!), il finale agrodolce vi spezzerà il cuore: lieto fine sì, ma mai rinnegare ciò che è stato.
Detto questo, non voglio tediarvi con una personale descrizione della protagonista e dei personaggi (l'ho già fatto nel primo post), voglio solo ribadire il mio apprezzamento nei confronti della trilogia in ogni suo aspetto.



Tenete d'occhio il calendario: il 21 novembre esce il secondo film - Hunger Games, La ragazza di fuoco. :)

Il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=MdD-fDM3fTU












mercoledì 25 settembre 2013

Fermate gli sposi! - Sophie Kinsella


- Mentre guardo il suo faccino impaziente, sento una fitta al cuore e all'improvviso so quali sono le cose importanti nella vita. -

TRAMA:

Lottie e Fliss. Due sorelle e due amiche; due donne in carriera, così diverse l'una dall'altra, eppure così unite. Il loro legame è unico, speciale. Proprio per questo Fliss, la maggiore, è così protettiva nei confronti della 'piccola' Lottie... e per questo motivo quando Lottie, dopo l'ennesima delusione per la sua disastrosa vita sentimentale, decide di convolare a nozze in tutta fretta con Ben, una fiamma estiva conosciuta parecchi anni prima, Fliss decide di correre ancora una volta in soccorso della sorella... per evitare l'irreparabile.


L'AUTRICE:

 Sophie Kinsella, pseudonimo di Madeleine Wickham, è una scrittrice inglese. Dopo essersi laureata in fisica e in economia a Oxford, ha lavorato come giornalista finanziaria per poi dedicarsi interamente alla narrativa. Tra i suoi romanzi (tutti appartenenti al genere 'chick lit') anche la serie "I love shopping".


La blogger scrive...

Io ho un debole per la Kinsella. Ecco, l'ho detto!
Ora dovrò confessare il secondo segreto: ho impiegato circa 8-9 ore per leggere questo libro di quasi 400 pagine. So che detta così non vale molto, quindi fate una prova pratica e vedrete quanto sarà impegnativo! Ecco il mio tallone d'Achille, ora lo sapete! Il problema è che Sophie Kinsella è la mia scrittrice preferita (o comunque si piazza molto in alto nella mia personale classifica... veramente MOLTO in alto) e quando comincio a leggere un suo romanzo non posso fermarmi, è più forte di me. Se mi interrompo per, beh continuare a vivere, non faccio altro che pensare al libro e devo ricominciare. Non sono libera fino a quando non leggo l'ultima parola dell'ultima pagina. E anche i ringraziamenti. 
Parlando in modo più specifico di questo libro, direi che l'ho apprezzato tanto quanto ho apprezzato gli altri suoi romanzi, non mi lasciano mai delusa. Questo no! Mi sono spesso ritrovata a ridere di gusto per qualcosa che avevo letto o stringere le pagine del libro quando qualcosa mi innervosiva o agitava: insomma, direi che partecipo attivamente in tutti i sensi se si tratta di un suo romanzo.
Che dire dello stile? Il solito: frizzante, spiritoso, scorrevole, alla mano. La cosa che penso di dover sottolineare abbondantemente è quanto la Kinsella sia alla mano: è come se scrivesse direttamente a ogni singolo lettore, un amico di vecchia data a cui raccontare una cosa buffa accaduta da poco.
E la storia? Geniale, davvero. Non voglio rivelarvi molto, perchè il libro è così pieno di colpi di scena che non saprei da dove cominciare... e poi vi rovinerei la sorpresa. Parlerò solo dei personaggi: Lottie e Fliss. Due sorelle così diverse che non ci si aspetterebbe siano legate da un vincolo di parentela. Eppure così in sintonia da far invidia alle più affiatate delle amiche. Insomma, un duo perfetto... se non fosse per i piccoli difettucci che entrambe hanno. Fliss, maniaca del controllo eppure spinta da un forte senso di protezione verso la sorella; Lottie, un po' ingenua ed estrema sognatrice. Ci si può identificare facilmente in entrambe, io l'ho fatto! Il romanzo è suddiviso in capitoli sottotitolati con il nome di una delle due sorelle alla volta, così si può vivere l'intera vicenda vedendola dal punto di vista di queste due 'pazze'! In certi momenti ho apprezzato molto di più Fliss, ritenendola simile a me: risoluta, responsabile, determinata, coscienziosa. Ma poi leggevo Lottie e sentivo che una parte di me è uguale a lei: sognatrice, estrema, creativa, sulle nuvole. 
Ecco perchè ho amato i personaggi oltre alla storia! Ecco perchè dovreste leggere il romanzo... al più presto!

(Scusate la lunghezza di questo post... se si tratta della Kinsella non riesco proprio a controllarmi! ;) )

















giovedì 19 settembre 2013

Jane Eyre - Charlotte Brontë



- Lo amavo tanto, più di quanto io stessa potessi ammettere, più di quanto potessi esprimere a parole. -

TRAMA: 

Jane, dopo un'infanzia di estrema povertà, di privazioni e di umiliazioni, riesce a riscattarsi trovando lavoro come istitutrice presso la casa di un ricco gentiluomo, il signor Rochester. I due si conoscono, si confidano, si confrontano, imparano a rispettarsi e addirittura ad amarsi. Jane può finalmente ottenere un po' di felicità nella sua vita travagliata, se non fosse per l'oscuro segreto che il signor Rochester tenta in tutti modi di nasconderle e per la misteriosa presenza che si aggira nella sua dimora.

L'AUTRICE:


 Charlotte Brontë è stata una scrittrice inglese, nata nel 1816 e morta nel 1855. La maggiore di età delle tre celebri sorelle Brontë, scrittrici di capolavori della letteratura inglese, ha pubblicato nel 1847 il romanzo "Jane Eyre".

La blogger scrive...

Personalmente, amo molto i classici: sarà per la maestosità e autorità che emanano, emblema di un'epoca passata di cui noi sappiamo solo grazie ai libri, o per lo stile e la lingua che parlano, così diversa da quella a cui siamo abituati.
In realtà, ci sono classici e classici. Come qualsiasi altra cosa nel mondo, non può piacere tutto quello che fa parte di una determinata categoria solo perchè, appunto, vi appartiene. Ma non è questo il caso. "Jane Eyre" è senza ombra di dubbio un capolavoro della letteratura inglese, e come tale va preso. 
Devo dire la verità: prima di leggere il libro ho visto il film un paio di anni fa, perchè il mio liceo (quando ancora ci andavo) aveva organizzato una 'gita' al cinema, cercando di inculcare a noi studenti (e, nel mio caso, riuscendoci) un po' di cultura sotto una luce diversa, più apprezzata. Non c'è bisogno di dire che ne sono rimasta estasiata, entusiasta e assolutamente contenta, tanto che ho voluto leggere immediatamente anche il romanzo.
Per quanto io adori guardare film, perchè hanno la particolarità di farti sentire parte di qualcosa, di una storia, di una vita, il libro mi ha commosso ancora di più. Se le sorelle Brontë, e in questo caso Charlotte, sono passate alla storia come le scrittrici donne più lette e amate della letteratura inglese, in un'epoca in cui il genere femminile doveva spesso scrivere sotto pseudonimo maschile per ottenere come minimo considerazione e un briciolo di rispetto, non c'è da dubitare della bellezza del romanzo.
Il ritmo della narrazione è così scandito, che tutto ciò che si evince dalla storia, affonda con precisione nella coscienza del lettore, facendo sì che quest'ultimo comprenda bene tutto ciò che è scritto. In più, il fatto che sia proprio Jane, la protagonista, a raccontare la sua storia rivolgendosi direttamente al lettore, lo induce a interessarsene ancora di più. Se, poi, aggiungiamo anche il brivido provocato dal mistero che aleggia nel palazzo del signor Rochester, direi che questo romanzo non potrebbe essere migliore di così.
Per cui, non mi resta che dire: leggetelo!! :)


http://www.youtube.com/watch?v=0BQTtOewJqs   Film del 2011 - con Mia Wasikowska e Michael Fassbender.

Questo è quello che ho visto io (e anche il mio preferito), ma sono stati girati molti altri film su questo romanzo!!! :)
















Cronache del Mondo Emerso - Licia Troisi



- "E noi due siamo insieme, non è già molto?" Lei sorrise e mi abbracciò. -


TRAMA:

Tutte le Terre del Mondo Emerso sono in guerra contro il Tiranno da tempo memorabile e stanno cadendo una dopo l'altra sotto la sua potenza. Quando Nihal della Torre di Salazar vede distrutta la sua casa e la disperazione impressa nei volti dei superstiti del suo villaggio, decide di diventare una guerriera e combattere per la pace. Non sarà sola in questa battaglia: accanto a lei ci sarà Sennar, il giovane mago che la sosterrà e l'accompagnerà in tutte le sue avventure e sfide, e le migliaia di persone che ancora credono nella pace.

L'AUTRICE:


 Licia Troisi è una scrittrice italiana di libri fantasy. A 21 anni si avvicina al genere fantasy e ai fumetti manga e, dopo tre anni di stesura e correzioni, pubblica il primo libro della trilogia "Cronache del Mondo Emerso". Suoi anche "Le Guerre del Mondo Emerso", "Le Leggende del Mondo Emerso", "I Regni di Nashira", "La Ragazza Drago". E' l'autrice fantasy italiana più letta al mondo.

La blogger scrive...

Ho letto questo libro circa 6 anni fa e non ho più potuto dimenticarlo. Mi è entrato dentro in un modo che solo certi romanzi sanno fare e penso che lo porterò sempre con me. 
Io non sono una lettrice "schizzinosa": leggo volentieri ogni genere di libro senza pregiudizi, dopodichè decido se mi piace o meno, ma generalmente non mi precludo nulla, per cui ho letto parecchi fantasy, talvolta non apprezzandoli, altre volte amandoli. Come in questo caso. Come spesso accade, ho cominciato la lettura della trilogia (partendo direttamente dal volume unico) grazie al passaparola; in verità il romanzo mi è stato regalato da una mia amica, Camilla (la Mills!), per il compleanno e, per niente scoraggiata dalla sua mole, ho deciso di dargli una possibilità. Una volta cominciato, non ho più potuto smettere fino all'ultima parola dell'ultima pagina. Quando un libro mi prende particolarmente,  mi capita di perdere la cognizione del tempo e di leggere anche fino a ore improponibili della notte, dimenticando di fare altro.
Lo stile della Troisi è scorrevole e piacevole, molto evocativo in certi punti, tanto che sembrerà di essere parte del racconto e delle battaglie del Mondo Emerso. E' la storia di una ragazza che, nonostante tutto quello che le capita (cose davvero brutte, peraltro), crolla e si dispera, ma poi si rialza consapevole che la sua forza aiuterà il mondo in cui vive a trovare la pace e la salvezza. 
Diciamolo pure: le eroine o gli eroi protagonisti ci piacciono molto, specialmente quando mostrano i loro aspetti più umani in cui ci si può facilmente riconoscere. Ma poi si rialzano e aiutano il prossimo senza riserve... il destino che ognuno di noi vorrebbe per sé!
Non posso, quindi, fare altro che consigliarvi la lettura di questa trilogia meravigliosa, che vi farà divertire e soffrire un po', ma che quando sarete alla fine del viaggio, vi farà anche sospirare per il sollievo di aver letto un romanzo così bello e che diverrà parte di voi in un modo che neanche potete immaginare.


















mercoledì 11 settembre 2013

Ti ricordi di me? - Sophie Kinsella



- C'è un muro di girasoli tutto intorno. [...] Ecco. Questo eravamo noi. - 


TRAMA:

Quando Lexi si sveglia in un letto d'ospedale, non ricorda proprio cosa le sia successo. E' convinta di avere venticinque anni, di essere povera in canna, con una vita sentimentale disastrosa, i denti storti e le unghie mangiate... E invece eccola lì, fresca di parrucchiere, con una bocca perfetta, mani curatissime, un lavoro da super manager e... un sacco di soldi! Sì, perchè oltretutto è sposata a un bellissimo miliardario. Ma com'è possibile?                 [Trama tratta dalla copertina del libro]


L'AUTRICE: 

  Sophie Kinsella (pseudonimo di Madeleine Wickham) è una scrittrice inglese. Prima di consacrarsi alla narrazione, la Kinsella ha lavorato come giornalista finanziaria. 
Nel 2008 pubblica il romanzo "Ti ricordi di me?" appartenente al genere chick lit, che diventa subito un best seller, così come la maggior parte degli altri suoi romanzi. 


La blogger scrive... 

Sì, lo so... Sono di parte. Me ne rendo conto, ma è così: io amo la Kinsella e amo il genere chick lit (solo se scritto da lei, però!). In realtà amo molte cose di questo genere letterario: lo stile è talmente colloquiale e "alla mano" da sembrare una chiacchierata a tu per tu con la scrittrice, come se ti stesse raccontando quello che ha sognato la notte prima. Le trame, poi, sono così complesse nella loro estrema semplicità da risultare geniali. Ed è proprio questo il primo aggettivo che attribuirei al romanzo in questione: geniale.
Qui non si tratta di quanto sia oggettiva la concezione di 'genialità', il punto è che questo aspetto è estremamente personale e io ho scoperto di sorprendermi molto spesso per le trame dei libri; rimango colpita di frequente quando penso alla storia nel suo complesso. E questa è davvero una gran bella situazione: il prologo racconta una serata tipo di Lexi, la protagonista del romanzo, da cui si estrapolano le caratteristiche della sua vita mediocre e segnata dagli insuccessi. Piove. Un taxi, finalmente. E poi uno scivolone. E Lexi si sveglia in una stanza d'ospedale: ha avuto un incidente, ma quello che non sa è che questo incidente l'ha portata avanti (o sarebbe meglio dire 'indietro'?!) nel tempo. In breve, si sveglia quattro anni dopo e scopre di aver avuto un altro incidente che le ha fatto dimenticare di quegli anni. L'ultima cosa che ricorda è quella sera sotto la pioggia. Insomma, fantastico no?! Questo porta la protagonista allo stesso livello del lettore: anche lei scopre passo a passo quello che accade nella sua storia. 
E poi c'è da considerare Jon, l'affascinante e misterioso architetto che afferma di essere il suo amante. Ma basta, non voglio aggiungere altro! Il resto è TUTTO da scoprire... beh, scopritelo! :)














sabato 7 settembre 2013

Hunger Games - Suzanne Collins




"Felici Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore!"
(Hunger Games)



TRAMA: 

Il romanzo scritto da Suzanne Collins è ambientato in Nord America, in un'epoca successiva alla nostra, distrutta dalle continue guerre e dalle catastrofi naturali. La sedicenne Katniss Everdeen, protagonista della trilogia, vive nella terra di Panem, divisa in 12 Distretti e governata da un regime totalitario con sede a Capitol City. In seguito a un tentativo di rivolta avvenuto parecchi decenni prima, ogni anno da ciascun distretto vengono scelti un ragazzo e una ragazza per partecipare agli "Hunger Games", un combattimento mortale trasmesso in diretta nazionale che avrà un solo vincitore: un modo per ricordare alla popolazione di Panem la loro debolezza e fragilità contro Capitol City.


L'AUTRICE:



Suzanne Collins è una scrittrice statunitense. 
L'idea che ha dato vita agli "Hunger Games" si è concretizzata nella sua mente mentre faceva zapping tra le immagini dei reality show e quelle della guerra vera. La Collins, infatti, ha dichiarato che "il servizio di suo padre nella guerra del Vietnam l'ha aiutata a comprendere le emozioni derivanti dalla paura di perdere una persona amata".
I suoi libri sono stati tradotti in 40 Paesi e continuamente ristampati: negli Stati Uniti, Hunger Games ha raggiunto le 60 milioni di copie. Un vero caso editoriale, tanto che la rivista "Time" ha nominato Suzanne Collins tra le 100 più influenti personalità del 2010.



La blogger scrive...

Per cominciare ho amato molto l'intera trilogia degli "Hunger Games": ogni romanzo, a suo modo, ha saputo trasmettermi sensazioni differenti, molto vivide e profonde pur mantenendo una linea guida sempre costante e ben identificabile, vale a dire la storia principale.
L'aspetto che più mi ha colpito quando ho iniziato la lettura è stato il profilo psicologico della protagonista Katniss Everdeen, la quale non assomiglia affatto a una normale adolescente. Grazie alla situazione di fondo che si può evincere dal romanzo, ovvero la miseria, la fame, il regime totalitario, ho capito fin da subito che la giovane ragazza non era un personaggio come tutti gli altri, aveva qualcosa in più, uno spessore sicuramente voluto dalla scrittrice che ho potuto cogliere fin dalle prime pagine.
Penso che Katniss sia un personaggio estremamente azzeccato per una trilogia avvincente come quella della Collins, perchè oltre ad aver convinto la popolazione dei 12 Distretti di Panem e ad aver inconsapevolmente insegnato ai cittadini il potere della libertà e la forza che questo sentimento può alimentare, ha convinto anche me in ogni singola parola, sia quando ha messo in evidenza i suoi tratti più egoistici e fragili da "brava" umana, sia quando ha manifestato una forza e un coraggio tale da essere vista come una leader, una 'ghiandaia imitatrice' in grado di portare Panem verso la libertà. 
Non voglio rivelare troppo di questo libro, perchè qualcuno potrebbe non aver ancora avuto l'occasione di leggerlo; in breve, però, posso dirmi soddisfatta del profilo psicologico di tutti i personaggi, partendo appunto dalla protagonista, e di tutti gli altri, più o meno rilevanti: Peeta, la roccia che ha saputo sostenere Katniss quando neanche lei sapeva di averne bisogno e che ha mantenuto integra fino alla fine la sua umanità; Primrose, la dolce sorellina di Katniss che ha dimostrato una maturità troppo pronunciata per i suoi dodici anni; Haymitch, che non è riuscito a nascondere la sua personalità distrutta dai "giochi della fame" dietro alle bottiglie di alchool; persino Effie Trinket e gli stilisti, tanto sfarzosi nei loro abiti coloratissimi quanto terrorizzati dalla loro vita nella ricca Capitol City. E ce ne sarebbero molti altri, ma penso che questi menzionati possano bastare per accendere in voi l'interesse verso la trilogia degli Hunger Games o per farvi rivivere le sensazioni che hanno accompagnato la lettura.

Lo stile utilizzato dalla Collins, poi, è estremamente realistico e scorrevole: non vi accorgerete neanche delle pagine che voleranno tra le vostre dita e arriverete all'ultima riga "affamati" e curiosi (e anche un po' turbati, devo dire; dopotutto non è da sottovalutare il contenuto e la suspense di cui sono intrisi i tre romanzi).



(Gli altri due romanzi della trilogia nei prossimi post... :) )


http://www.youtube.com/watch?v=NjoNmdsL9wU   Film Hunger Games, 2012 (il primo trailer della trilogia) - con Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson e Woody Harrelson.