venerdì 25 ottobre 2013

Marmellata di prugne - Patrizia Fortunati


- E continuerò a vivere in quel fiore rosso nato spontaneo sulla tomba di mia madre. -

TRAMA:

Lyudmila è stata una bambina di Chernobyl. Ormai noventenne si siede su una vecchia sedia di ruvida stoffa gialla, con una tazza di tè e una fetta di pane nero ricoperto di marmellata di prugne. Un sapore antico che le ricorda affetti e tenerezze delle sue estati italiane, un sapore mai dimenticato. E inizia a raccontare. Racconta la sua vita, una vita faticosa, tutta in salita.

L'AUTRICE:


 Patrizia Fortunati vive e lavora a Terni. Laureata in Lettere e appassionata di scrittura, ha lavorato per oltre dieci anni nell'ambito delle politiche sociali, del volontariato e dell'associazionismo. "Marmellata di prugne" è il suo romanzo d'esordio tratto da una storia vera.


La blogger scrive...

Probabilmente non molti avranno sentito parlare di questo romanzo, uscito pochi mesi fa e scritto dall'autrice Patrizia Fortunati, sconosciuta proprio perchè all'inizio della sua carriera. Tengo molto a questo romanzo, però, perchè a differenza di molti altri che ho letto, è tratto da una storia vera, una storia fatta di tanta sofferenza e di scelte sbagliate. Una storia che è la vita di una bambina oggi donna, nata e vissuta "nella parte sbagliata del mondo". La Bielorussia. Questo è il racconto di Lyudmila, nata nel 1986: l'anno del disastro nucleare di Chernobyl.
Ma partiamo dall'inizio, perchè questa storia voglio raccontarvela bene...
Venerdì 18 ottobre sono stata invitata alla presentazione di un libro. Non ho esitato e ho deciso di andarci, soprattutto perchè avevo saputo del tema trattato nel romanzo. Essendo arrivata un po' prima dell'inizio, ho avuto la fortuna di scambiare due chiacchiere con l'autrice, la quale mi ha raccontato l'idea alla base del suo libro d'esordio, i sentimenti celati e quelli evidenti e il signcificato profondo che quel libro deve trasmettere a chiunque abbia intenzione di leggerlo.
Ho ascoltato le sue parole e ne sono rimasta incantata. Non so quanti di voi conoscano le associazioni che da anni si occupano di accogliere e sistemare in famiglie volontarie i bambini provenienti da Chernobyl (come "Noi... insieme per Chernobyl", di Casale Monferrato), così che possano vivere una o più estati terapeutiche e ridurre la percentuale di radiazioni che hanno assorbito e che, ancora oggi, continuano a respirare, a mangiare, a bere. Sì, perchè il pericolo che l'esplosione ha comportato 27 anni fa, persiste ancora oggi e passerà molto tempo prima che in Bielorussia si possa respirare aria pulita. Tornando alle associazioni, però, consiglio a tutti voi di informarvi, perchè - come anche sottolineato dalla scrittrice del romanzo - l'emergenza sociale, oltre a quella sanitaria, sono pressanti e tutti possono aiutare il prossimo, semplicemente aprendo la porta di casa a creature che non hanno scelto di vivere questa tragedia.
Terminata la presentazione di venerdì, prima di tornare a casa, ho deciso di acquistare immediatamente il romanzo, curiosa e ansiosa di leggere quelle emozioni che solo nominate mi avevano provocato brividi e commozione. Non potevo aspettare, ho letto subito. E non ho smesso, fino a quando sono arrivata al capitolo 37, all'ultima pagina, all'ultima riga.
Io sono una ragazza molto emotiva e sensibile, lo riconosco. Ma penso che obiettivamente chiunque avrebbe sentito un pugno allo stomaco costante nel leggere quelle 160 pagine. Poche, in effetti, ma sufficienti a far penetrare nelle fibre del mio corpo il disagio che una vita nelle campagne bielorusse comporta.
La storia è raccontata da Lyudmila stessa (la bambina che Patrizia e la sua famiglia hanno ospitato per dieci estati e con cui ancora oggi hanno un forte legame) che, a novant'anni, ripercorre le tappe fondamentali della sua vita, gli errori, le scelte, i pochi attimi di serenità, per riuscire a capire e a perdonarsi.
L'autrice mi ha confessato di aver voluto "rappresentare" Lyudmila da anziana perchè questo è l'augurio che le fa: vivere una vita piena, anche se difficile, e lunga... in un luogo in cui la vecchiaia è merce rara.
Quando e se leggerete il romanzo, vi assicuro che proverete un fiume di sensazioni ed emozioni contrastanti, alcune positive altre meno, ma che vi aiuteranno a capire quali siano le cose veramente importanti della vita.



http://www.noiinsiemeperchernobyl.it/     SITO UFFICIALE ASSOCIAZIONE "NOI... INSIEME PER CHERNOBYL"




























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