martedì 5 novembre 2013

Una serie di sfortunati eventi - Daniel Handler


- Nella classifica di tutte le persone infelici al mondo, e di certo sapete che ce ne sono parecchie, i fratelli Beaudelaire occupano il primo posto. -

TRAMA:

Questa è la storia dei fratelli Beaudelaire, Violet Klaus e Sunny, resi orfani da un terribile incendio, le cui vite sono segnate da una sfortuna inimmaginabile che li perseguita sotto diverse forme, prima fra tutte quella del Conte Olaf. Un personaggio spregevole, viscido, infido, desideroso solamente di derubare i Beaudelaire delle loro ricchezze. 

L'AUTORE:

 Daniel Handler è uno scrittore statunitense... tra le altre cose (nonchè il primo autore UOMO di cui parlo in uno dei miei post).
Handler iniziò a scrivere sotto lo pseudonimo di Lemony Snicket, con il quale pubblicò la serie di libri intitolata "Una serie di sfortunati eventi".

La blogger scrive...

Premetto che si tratta di una serie di libri per ragazzini, se non per bambini. Io, però, leggo di tutto e ho trovato questi romanzi adatti anche ai lettori più "maturi". Nell'immagine che ho scelto (e che ho fatto fatica a trovare), sono presenti solo 11 libri, mentre in realtà la serie completa si compone di 13 romanzi. Abbiate pazienza, questo è quello che passa in convento!
Tornando alla storia: fantastica. Ho notato che nel mio blog riesco solo a scrivere di libri che mi sono piaciuti, per un motivo o per l'altro. Non penso sia un aspetto così negativo, perchè mi permette di aiutarvi nella scelta di un buon romanzo (almeno secondo il mio modesto parere) e di consigliarvi libri di cui, magari, non avete mai sentito parlare. 
A ogni modo, Daniel Handler/Lemony Snicket hanno avuto un'idea geniale nella stesura dei romanzi in questione: trovo che siano estremamente coinvolgenti e anche un po' frustranti, oltre che poco realistici. Ma andiamo con ordine: 
1. COINVOLGENTI: Ci si riesce perfettamente a immedesimare nella storia, nonostante questa sia decisamente inusuale. 
2. FRUSTRANTI: Come si evince dalla trama che ho descritto, i fratelli Beaudelaire sono tanto piccoli quanto sfortunati. Non gliene va bene una, nessuno crede ai loro avvertimenti sul Conte Olaf e sui suoi malvagi propositi, neanche coloro che dovrebbero proteggerli.
3. POCO REALISTICI: Niente di quello che Snicket (il narratore della storia e finto autore dei romanzi) racconta è accettabile come veritiero. Tutte le situazioni in cui i tre sfortunati protagonisti si trovano sono impossibili da concepire e, proprio per questo, frustranti all'ennesima potenza.

I personaggi: 
- I tre fratelli Beaudelaire sono innocenti, dolci, teneri, educati e indipendenti (per fortuna!)... inoltre non mancano di qualità notevoli: Violet, la maggiore, è un inventore eccezionale; quando si lega i capelli con un nastro significa che gli ingranaggi del suo cervello sono in azione e state certi che non fallirà. Klaus è un bambino molto intelligente e colto: la sua passione per i libri lo porta a informarsi su tutto e, in effetti, conosce veramente tante cose. Sunny, la più piccola, è ancora un bebé, ma non per questo incapace di "difendersi" grazie ai suoi unici quattro denti (molto aguzzi) con i quali morde qualsiasi cosa.

- Il Conte Olaf è un personaggio veramente spregevole, senza pietà ed egoista: dovrebbe prendersi cura dei bambini (almeno nel primo libro) in quanto loro tutore, ma in realtà vuole solo accaparrarsi tutte le ricchezze dei Beaudelaire. Dal secondo libro in poi si conoscono le sue vere intenzioni, ma riesce sempre a farla franca. (Questa è la prima fonte di frustrazione).

- Pochi altri sono i personaggi costanti nella storia; in realtà, ogni libro è caratterizzato da diversi individui (alcuni buoni, altri cattivi) che, quasi sempre, fanno una brutta fine.

Vi assicuro che quando (e se) leggerete questi romanzi non verrete abbandonati dalla frustrazione, dalla disapprovazione, da un pizzico di ansia e dalla compassione per quei fittizi protagonisti... ma anche da stupore e coinvolgimento grazie allo stile eccellente utilizzato da Daniel/Lemony, così scorrevole e piacevole (anche se può sembrare l'aggettivo meno adatto). Sensazioni contrastanti.

Nonostante con le mie parole io vi abbia probabilmente allontanati da una possibile lettura di questi romanzi, vi consiglio di non averne "paura" e di provare a leggerli! Sono sicura che non ve ne pentirete. :)













Nessun commento:

Posta un commento